Il punto di partenza di questo "viaggio" interdisciplinare, è dunque quella branca della fisica (la relatività ristretta) che mise in discussione l'assolutezza dei concetti di spazio e di tempo, formulando una teoria del tutto innovativa rispetto ai modelli tradizionali.

Con l'introduzione della relatività generale si approdò ad un ulteriore sviluppo dell'impianto teorico in quanto, vennero utilizzate, per la prima volta nello studio di fenomeni fisici, geometrie non euclidee.

A questa "rivoluzione scientifica", corrispose una "rivoluzione culturale" che coinvolse tutte le altre discipline, come ad esempio la filosofia, la letteratura e l'arte.

Così come le teorie relativistiche avevano sottolineato l'importanza dei sistemi di riferimento nell'osservazione scientifica, in ambito filosofico-letterario, si scoprì l'esistenza di un nuovo punto di vista, quello della interiorità umana.

Per i nuovi scrittori e filosofi che tentavano di fornire un' interpretazione del funzionamento della mente umana, i concetti di spazio e di tempo persero importanza, in quanto parametri condizionati dalla percezione soggettiva dell'individuo.

In ambito artistico-letterario si arrivò alla sperimentazione di nuove forme espressive, cercando soluzioni che potessero rappresentare le idee introdotte da questo nuovo modo di concepire la realtà.