Una rappresentazione "della quarta dimensione" da un nuovo punto di vista: il cubismo (con riferimento a Pablo Picasso ed a Georges Braque):

Nel periodo in cui Einstein tentava di estendere ai sistemi non inerziali la teoria della relatività ristretta, un giovane spagnolo, da poco residente in Francia, presso il Bateau-Lavoir (uno squallido edificio), rivoluzionava la pittura componendo una delle sue opere più famose: Les Demoiselles d'Avignon.

Il cubismo nacque in Francia come reazione all'impressionismo che, secondo i "nuovi" artisti risultava una meccanica e superficiale riproduzione del reale. L'oggetto della rappresentazione, infatti, non doveva solamente essere "visto", ma anche "capito", interpretato.

Il cubismo, però, si differenzia dalle precedenti correnti artistiche in quanto cerca di raggiungere, con una rappresentazione razionale (pur sempre filtrata attraverso la personalità dell'artista), l'essenza del reale in ogni suo aspetto.

Già Cezanne aveva utilizzato nelle sue opere una scomposizione dei volumi e l'accostamento di diverse superfici (abolendo le norme prospettiche), per consentire di osservare l'oggetto dipinto contemporaneamente da più punti di vista. Il merito del cubismo è quello di aver tentato di esprimere, nella bidimensionalità della tela, la possibile conoscenza della realtà. Essa non è limitata dalla apparenza istantanea dell'oggetto, ma è intrinseca alla natura dell'oggetto, perchè può essere "conosciuto" nella sua totalità (considerando anche quei particolari che non possiamo vedere, ma che comunque possono essere immaginati). La nostra conoscenza, come affermava anche Bergson, è frutto delle nostre esperienze precedenti che costituiscono "la memoria" (che il filosofo definiva dimensione propria della coscienza).

Per rappresentare visivamente "l'essenza" del reale, sarà dunque necessario scomporlo e ricomporlo accostando tutte le facce e superfici contemporaneamente (scomposizione del reale).

Secondo il poeta Guillaume Apollinaire questo processo porta alla scoperta della "quarta dimensione", che assume un significato non solo volumetrico-spaziale, ma anche temporale.

Dato che la nostra conoscenza del reale "permane" nella nostra memoria, essa non si limita ad un'aspetto esclusivamente fisico, ma anche cronologico. La nostra coscienza "immagazzina" sinteticamente la visione totale dell'oggetto da diversi punti di vista e, siccome questa sintesi è intuitiva e personale, non esiste un metodo universale, ma ogni pittore può esprimere se stesso secondo la sua creatività (l' utilizzo di diversi punti di vista).

Il cubismo è costituito da due fasi:

  1. Fase "analitica", nella quale i pittori si occupano unicamente dell'uso degli strumenti convenzionali (pennelli e colori) e tentano di mostrare l'oggetto in tutti i suoi molteplici aspetti.
  2. Fase "sintetica" (dal 1910 in poi), quando i pittori sfruttano altre tecniche (come i collages) per fornire una rappresentazione quanto più personale della realtà attraverso una "interiorizzazione" della sintesi dell'oggetto.

Pablo Picasso insieme a Georges Braque, fu uno dei massimi esponenti dell'arte cubista. Dopo essere passato attraverso varie esperienze pittoriche, probabilmente influenzato anche dall'arte e dalla scultura negra, nel 1907 dipinse "Les Deimoselles d'Avignon", quadro che sconvolse gli ambienti culturali dell'epoca.

In tale dipinto, Picasso non era ancora giunto alla sintesi del cubismo, però in esso si notava già quale sarebbe stata la futura tendenza dell' artista. La personalità eclettica ed impulsiva del pittore spagnolo, influenzò notevolmente le sue opere, tanto che nel suo ultimo periodo, scosso da un evento storico (la guerra civile spagnola) egli compose Guernica (1907), che rappresentava gli orrori della guerra.

Completamente opposta fu l'attitudine di Georges Braque, che, già dal 1911, si confrontava spesso con il pittore spagnolo. Fondamento della sua arte è lo studio, come traspare dalle sue numerose composizioni. In un periodo di permanenza a L'Estaque, egli dipinse numerosi quadri cubisti che possono essere paragonati a quelli che Picasso dipinse a Horta de Hebro (questi quadri portarono Matisse a giudicare negativamente quei "piccoli cubi" che componeveno le opere; cubi che portarono alla formulazione dell termine "cubismo").

Braque nel suo ultimo periodo si avvicinò al cubismo "sintetico", sperimentando anche lui, come Picasso l' uso di nuove tecniche di rappresentazione.